Lello Arena e Giorgia Trasselli in

Lello Arena e Giorgia Trasselli in "Parenti serpenti"

Stagione teatrale "Teatro Gentile" 2016/2017

Data: Domenica 11 Dicembre 2016
Dalle 17:00 alle 19:30
Presso: TEATRO GENTILE - Via Gentile da Fabriano - Fabriano (AN)
Svolgimento: Al chiuso
Info aggiuntive: Ingresso a pagamento
Settori e costo biglietti
Settore 1: € 25,00
Settore 2: € 20,00
Settore 3: € 15,00
Settore 4: € 8,00
Info, biglietti e/o prenotazioni
www.vivaticket.it
www.amatmarche.net
www.comune.fabriano.gov.it
Tel. 0732 4440
Tel. 0732 3644
Tel. 071 2072439
Tel. 071 2133600

Di Carmine Amoroso
con Lello Arena e Giorgia Trasselli
e con Andrea de Goyzueta, Marco Mario de Notaris, Carla Ferraro, Autilia Ranieri, Annarita Vitolo, Fabrizio Vona
regia Luciano Melchionna
scene Roberto Crea
costumi Milla musiche Stag
disegno luci Salvatore Palladino
assistente alla regia Sara Esposito

Un Natale in famiglia, nel paesino d'origine, come ogni anno da tanti anni. Un Natale pieno di ricordi e di regali da scambiare, in questo rito stanco che resta l'unico appiglio possibile per tentare di ravviare i legami famigliari, come il fuoco del braciere che i genitori anziani usano, ancora oggi, per scaldare la casa: un braciere pericoloso ma rassicurante come tutte le abitudini e le tradizioni. Un Natale a casa dei genitori anziani che aspettano tutto l'anno quel momento per rivedere i figli cresciuti e andati a lavorare in altre città. Uno sbarco di figli e parenti affettuosi e premurosi che si riuniscono, ancora una volta, per cercare di spurgare, in un crescendo di situazioni esilaranti e stridenti in cui tutti noi possiamo riconoscerci, le nevrosi e le stanche dinamiche di coppia di cui sono ormai intrisi. Immaginare Lello Arena, con la sua carica comica e umana, nei panni del papà - interpretato da Panelli nel film di Monicelli - mi ha fatto immediatamente sorridere, tanto da ipotizzare il suo sguardo, come quello di un bambino, intento a descrivere ed esplorare le dinamiche ipocrite e meschine che lo circondano, in quei giorni di santissima festività: è un genitore davvero in demenza senile o è un uomo che non vuol vedere più la realtà e si diverte a trasformarla e a provocare tutti? Andando via di casa, diventando adulti, ogni figlio ha dovuto fare i conti con la realtà, ha dovuto accettare i fallimenti e ha imparato a difendere il proprio orticello mal coltivato, spesso per incuria o incapacità, ma in quelle pause di neve e palline colorate ognuno di loro si impegna a mostrarsi spensierato, affettuoso e risolto. All'improvviso però, i genitori, fino ad allora autonomi punti di riferimento, esprimono l'esigenza di essere accuditi come hanno fatto anni prima con loro: uno dei figli dovrà ospitarli e prendersi cura della loro vecchiaia... a chi toccherà?
All'improvviso, dunque, un terremoto segna una crepa nell'immobilità rassegnata di un andamento ormai sempre lo stesso e in via di spegnimento, una crepa dalla quale un gas mefitico si espanderà e inquinerà l'aria. Sarà la soluzione più spicciola e più crudele a prendere il sopravvento. Verità? Paradosso? Spesso, come si è soliti dire, la realtà supera la fantasia. Ciò mi ha spronato ad affrontare questo testo che ha la peculiarità rara di fotografare uno spaccato di vita famigliare sempre assolutamente attuale, purtroppo. Si può far ridere nel raccontarlo e sorridere nell'assistere alle spumeggianti gag ma, allo stesso tempo, non ci si può riflettere sopra senza una profonda amarezza.

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